Sonar et danzar de corte. Musiche al tempo di Tiziano

PIFARI DEL DOGE

Arrigo Pietrobon – piffaro soprano e flauto dolce
Federico Rattin –  piffaro soprano e contralto
Claudio Sartorato – piffaro contralto, e  dulciana basso
Paolo Tognon    – dulciana tenore e basso
Carlo Rossi – spinetta
Moreno Tortora – percussioni

Sonar et danzar de corte. Musiche al tempo di Tiziano 

Venerdì 29 luglio ore 21.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore   


Il gruppo dei Pifari del Doge si ispira al celebre quadro di G. Bellini, in cui si evidenziano alcuni strumenti a fiato utilizzati per le cerimonie civiche e religiose a Venezia nel Rinascimento. Un accostamento artistico ideale tra i principi della pittura veneta del rinascimento, in cui la mirabile armonia di composizione formale, la luce, le ombre di Bellini, Tiziano, Giorgione, Veronese, Carpaccio, riprendono gli stessi contenuti estetici delle musiche coeve dei principali maestri di cappella ed organisti attivi in S. Marco fra il ‘500 ed il ‘600.

SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF


I dipinti di Tiziano a Vienna: fra collezionismo e restauro

SYLVIA FERINO

I dipinti di Tiziano a Vienna: fra collezionismo e restauro

Mercoledì 27 luglio ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore 


I dipinti di Tiziano oggi conservati al KHM sono fra i meglio documentati della storia, grazie alla precisione della mentalità amministrativa degli Asburgo applicata in tutti campi e, in questo caso, con successo lungimirante. Attraverso la documentazione di molti dipinti da Venezia, dove erano registrati prima della partenza, e poi in Inghilterra, dove figurano in vari inventari stesi per scopi diversi e con attribuzioni diverse, la storia collezionistica dei Tiziano oggi conservati al KHM sembra quasi conclusa con la loro entrata nelle collezioni imperiali, dopo la morte del grande collezionista Arciduca Leopoldo Guglielmo. Aperto rimane tuttavia, per una grande parte delle opere, il dibattito sulla loro committenza. Un altro capitolo rappresentano le opere documentate nelle collezioni dell’Arciduca nel 1650 e nel frattempo disperse. La storia dell’attribuzione dei dipinti è già molto più complessa e in alcuni casi tuttora aperta o nuovamente riaperta.

Con il sostegno del fondo austriaco di ricerca (FWF) Sylvia Ferino Pagden ha potuto svolgere con un team di storici dell’arte, restauratori e chimici uno studio delle opere sulla base di indagini scientifiche, radiografie, infrarossi, analisi chimiche dei pigmenti e leganti usati, studi dei materiali e dei supporti dove possibile, e in più dei restauri precedenti quando documentati. I risultati offrono una base importante per meglio rivalutare le attribuzioni, l’approccio di Tiziano nel visualizzare i singoli temi e l’uso di pigmenti specifici. Come esempio paradigmatico presenterà lo studio dell’Ecce Homo di Giovanni d’Anna precedente al restauro del 2013/14 e un’altra opera importante attualmente in corso di restauro.

Sylvia Ferino Direttrice della Gemäldegalerie del Kunsthistorisches Museum di Vienna fino al 2014, nel 2015/16 è stata Rudolf Wittkower-Professor alla Bibliotheca Hertziana, Roma.
Ha studiato Storia dell’arte all’Università di Vienna e al Bryn Mawr College, Pennsylvania ottenendo il Magister Artium e il Dottorato. Research Fellowships presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e al St. Hugh’s College Oxford, al Kunsthistorisches Institut di Firenze e alla Bibliotheca Hertziana (Max Planck- Institut) a Roma, al Getty Center for the Arts and the Humanities. Docente presso le Università di Perugia, Zurigo, Vienna.
Come responsabile della pittura italiana del Rinascimento ha curato numerose mostre e ha diretto progetti scientifici presso il Kunsthistorisches Museum finanziati da vari fondi austriaci della ricerca.
È membro di commissioni internazionali e comitati scientifici.
Le sono stati conferiti vari premi e onorificenze internazionali, fra i quali anche quello dell’ordine di Ufficiale della Repubblica Italiana.

SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF


Concerto del Trio Ymelios

TRIO YMELIOS 

Claudio Doni, violino
Alessandro Dalla Libera, viola
Giancarlo Giacomin, violoncello

Concerto con musiche di Haydn, Purcell, Mozart e Schubert  

Martedì 26 luglio ore 21.00
Chiesa di San Tommaso – Pozzale di Cadore  


TRIO YMELIOS
Alessandro, Claudio e Giancarlo si conoscono e suonano insieme da moltissimi anni: l’ambiente principale in cui hanno sviluppato la loro professionalita’ e la loro amicizia e’ quello dell’Orchestra “Filarmonia Veneta” del Teatro Comunale di Treviso.

Da qualche anno hanno dato vita a formazioni di musica da camera per vari strumenti, per la passione e la gioia di fare musica insieme.

SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF


Titian: Sources and documents

CHARLES HOPE

Titian: Sources and documents

Partecipano Bernard Aikema, Sylvia Ferino, Stefania Mason e l’editore Paul Holberton

Lunedì 25 luglio ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore 


Lo studioso inglese Charles Hope presenterà la monumentale opera, in via di pubblicazione, dei Titian’s Documents, raccolti in cinquant’anni di lavoro: una pubblicazione in sei tomi che fornisce un contributo senza precedenti alla conoscenza tizianesca. L’opera uscirà nella linea editoriale Ad Illisum della Paul Holberton Publishing di Londra, in collaborazione con il Burlington Magazine. Tiziano fu menzionato in oltre centocinquanta pubblicazioni a stampa nel corso della sua vita. Sebbene siano già stati pubblicati centinaia di documenti relativi a Tiziano e alle sue opere, solo due sono stati i tentativi di fornire una panoramica completa dell’intero corpus dei documenti tizianeschi. La presente raccolta, in corso di pubblicazione, ammonta ad oltre duemilanovecento documenti e include non solo testimonianze che riguardano Tiziano, ma anche quelle concernenti i suoi fratelli e i figli, i principali assistenti di bottega e altri membri della famiglia Vecellio attivi come pittori prima della sua morte, cosi come le inscrizioni presenti su dipinti e incisioni.

Alla presentazione interverranno Bernard Aikema, Sylvia Ferino, Stefania Mason e l’editore Paul Holberton.

Charles Hope si è laureato a Oxford dove ha inoltre conseguito il dottorato nel 1975 con una tesi su Tiziano. Nel 1976 ha avuto il suo primo incarico al Warburg Institute di Londra diventandone vicedirettore nel 1999 e direttore nel 2002 sino al 2010. Tra i molti riconoscimenti ed incarichi ricevuti, è stato Slade professor of Fine Art alla Oxford University (1985-86) e Research Reader della British Academy di Londra (1993-95). La sua ricerca sul Quattro e Cinquecento Italiano, ed in particolare su Tiziano, è apparsa in oltre 170 articoli di riviste e atti di convegni internazionali e cataloghi di mostre (di cui è stato membro di molteplici comitati scientifici). E’ inoltre autore di Titian (Londra 1980) e curatore di Benvenuto Cellini, Autobiography (Oxford 1983, con Alessandro Nova) e Il regno e l’arte: i camerini di Alfonso I d’Este, terzo duca di Ferrara (Firenze 2012). Dal 1980 è collaboratore del London Review of Books e dal 1982 del New York Review of Books. Nel 2022 ha ricevuto la cittadinanza italiana.

SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF


Jheronimus Bosch e l’”Antirinascimento”. Presentazione della grande mostra a Milano

BERNARD AIKEMA

Jheronimus Bosch e l’”Antirinascimento”. Presentazione della grande mostra a Milano, novembre 2022 – marzo 2023

Domenica 24 luglio ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore 


Bernard Aikema illustrerà il progetto della mostra organizzata dal Comune di Milano a Palazzo Reale, frutto di una lunga e approfondita ricerca accademica, riferendo del successo di Bosch quale creatore di visioni fantastiche in relazione alle tendenze del collezionismo del tempo e della ricezione artistica da parte del Rinascimento spagnolo e italiano. Legami importanti con l’arte di Bosch si possono infatti cogliere in opere di primissimo piano, tra gli altri, di Tiziano, El Greco, Savoldo. La mostra offrirà dunque per la prima volta al pubblico italiano ed internazionale l’opportunità di familiarizzare col ruolo di Bosch all’apice del cosiddetto “anti-Rinascimento” che aveva preso piede in Europa.

Laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricerca spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; ha avviato l’attività della Fondazione Tiziano e Cadore impostando i metodi di ricerca del Centro Studi, del quale è stato presidente del Consiglio scientifico dal 2003 al 2020; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017 ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore  dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”.

SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF


Bach e dintorni- Concerto di Roberto Loreggian

ROBERTO LOREGGIAN

Bach e dintorni
Concerto per clavicembalo

Venerdì 22 luglio ore 21.00
Chiesa di San Bartolomeo – Nebbiù di Cadore  


Roberto Loreggian, attivo a livello internazionale come organista e clavicembalista, presenta un programma incentrato su composizioni di J.S. Bach e altri compositori a lui contemporanei, che hanno scritto per il clavicembalo, strumento assai utilizzato nel ‘700, sia nella musica solistica e da camera, sia nella musica orchestrale come strumento per la realizzazione del basso continuo.

Il concerto è organizzato in collaborazione con la Rassegna dell’Associazione Organi Storici in Cadore – Dolomiti.

SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF


Tiziano senza fine in Apriti Cinema - Gallerie degli Uffizi

Tiziano senza fine in Apriti Cinema 

Sabato 16 luglio ore 21.45
Piazzale delle Gallerie degli Uffizi – Firenze 


Il docufilm Tiziano senza fine prodotto dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e da Land Comunicazioni farà parte del ciclo di film di Apriti Cinema 2022, l’iniziativa che anima le notti dell’estate fiorentina in una delle location più esclusive al mondo: il piazzale delle Gallerie degli Uffizi. La proiezione si terrà sabato 16 luglio e sarà preceduta da quella del documentario su Lorenzo Lotto, entrambi realizzati con la regia di Nino e Luca Criscenti.

Tiziano viene raccontato a quattro voci: tre degli storici dell’arte e la quarta costituita dalle musiche predisposte ad hoc da Matteo d’Amico, uno dei maggiori compositori contemporanei, per entrare nella vita, privata e pubblica, e nell’opera del grande pittore. Un racconto, sui luoghi dei suoi giorni – le montagne del suo Cadore, i colori della sua Venezia – e con le sue opere, viste là dove si conservano, nelle chiese, nei palazzi, nei musei di mezzo mondo.

La serata, che avrà inizio alle 21.45, sarà presentata da Enrico Maria Dal Pozzolo.


Boschi di carta 2022

BOSCHI DI CARTA 2022 – Festival di editoria in montagna

Venerdì 15 – Domenica 17 luglio 2022
Piazza Tiziano – Pieve di Cadore

La sesta edizione della Fiera del libro “Boschi di carta” animerà la piazza di Pieve di Cadore dal 15 al 17 luglio.
 Il festival sostenibile dedicato alla piccola e media editoria che ha avuto inizio sei anni fa rappresenta un’esperienza che ha messo in campo energie intellettuali ed economiche nuove per il territorio del Cadore, puntando alla creatività, prendendo esempio e spunto dal mondo dei libri, della musica, dall’enogastronomia e dall’arte.
Sarà questa una edizione all’insegna dell’arte, ricordando gli anniversari dello scultore falcadino Augusto Murer e il cinquantesimo della morte di Dino Buzzati, scrittore e artista bellunese. La montagna e l’arte, l’arte della montagna.
Vi saranno tanti ospiti che parleranno di montagna nei dipinti, nelle poesie, addirittura in musica e nel teatro.
Un programma ricco di interventi e di eventi collaterali speciali fanno da amplificatore e da collettore di interesse turistico, eventi e visite guidate a cura della Magnifica Comunità di Cadore, una dimostrazione di come nasce un foglio di carta e un laboratorio pensato per i bambini.
La manifestazione avrà i seguenti orari: venerdì 15 luglio dalle 12.00 alle 20.00, sabato 16 luglio dalle 10.00 alle 20.00, domenica 17 luglio dalle 10.00 alle 18.00. L’intero evento si svolgerà in ottemperanza alla normativa Anti-Covid 2019. Per informazioni o eventuali prenotazioni fare riferimento a boschidicarta@tizianovecellio.it, www.tizianovecellio.it, o telefonare al numero 0435.501674.

SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF


Vendite riuscite, vendite fallite: Tiziano, la pala di Serravalle e altro ancora

STEFANIA MASON

Vendite riuscite, vendite fallite: Tiziano, la pala di Serravalle e altro ancora

Domenica 26 giugno ore 17.30
Duomo di Santa Maria Nova – Serravalle, Vittorio Veneto (TV)

Dopo la scomparsa di Tiziano, in una fase di concorrenza serrata che vede l’ambizione dei regnanti europei di possedere sue opere e la rarefazione del mercato veneziano, è alla Terraferma che si è costretti a rivolgersi per reperire dipinti a prezzi accessibili. Partendo dal caso della pala di Serravalle, commissionata nel 1542 a Tiziano dal Consiglio cittadino, e oggetto di interesse da parte degli emissari del re Sole un secolo più tardi, Stefania Mason ripercorrerà attraverso alcuni esempi emblematici la fortuna delle opere di Tiziano fino ai nostri giorni, in cui è sempre più raro trovarle sul mercato, dove raggiungono valori altissimi.

Stefania Mason è stata professore ordinario di Storia dell’arte moderna e direttore della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte all’Università di Udine.
I suoi studi, rivolti soprattutto all’arte veneta del Rinascimento e alla storia del collezionismo, hanno portato a numerose pubblicazioni, alla cura di mostre in Italia e in Europa e a collaborazioni con importanti istituzioni come il Getty Research Institute di Los Angeles e all’INHA di Parigi.
E’ presidente del Consiglio Scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

SCARICA LA SCHEDA IN FORMATO PDF


A tu per tu con Tiziano: il polittico Averoldi si può ammirare a Brescia

A tu per tu con Tiziano: il politico Averoldi si può ammirare a Brescia

Tiziano Vecellio, Polittico Averoldi, 1520-1522,  Collegiata dei Santi Nazaro e Celso, Brescia

Per la ricorrenza dei cinquecento anni (1522) dalla consegna del polittico Averoldi alla Collegiata dei Santi Nazario e Celso di Brescia da parte di Tiziano, la Parrocchia ha allestito un macchinario che permette al pubblico di salire fino a sette metri per ammirare il capolavoro del pittore.

L’iniziativa, denominata A tu per tu con Tiziano, nasce dall’idea e con la cura di Davide Dotti. Al contempo il cinquecentenario è l’occasione per far conoscere la storia con notizie inedite sul polittico commissionato dal legato pontificio bresciano Altobello Averoldi.

L’intervento di Marco Carminati sul Domenicale del Sole24ore del 29 maggio scorso, presenta ai lettori la storia circostanziata del capolavoro, dalla quale si evince come vi fosse grande attenzione verso le opere di Tiziano ancora prima della consegna ai committenti. È il caso del S. Sebastiano del primo registro a destra dell’opera, già oggetto di ammirazione perché ricorda il prigione michelangelesco, tanto da dare origine a un tentativo di raggiro ai danni del committente Altobello Averoldi in favore di Alfonso I d’Este, disposto ad offrire al pittore una grande somma pur di assicurarsi l’opera.

Fortunatamente ci fu un ripensamento da parte del duca di Ferrara e l’affare non si fece, così nel maggio del 1522 il polittico, compresa la tavola di S. Sebastiano, fu sistemato esattamente dove oggi si ammira.

La storia non finisce qui perché da documenti d’archivio del 1765 emerge che l’opera fu venduta dai Canonici della Collegiata al console inglese John Udney per l’enorme cifra di mille zecchini d’oro. La contrarietà dei bresciani e dei parrocchiani fu tale da dare origine a due versioni dei fatti: una racconta che fosse stato chiamato in causa il capitano veneziano, costretto a dichiarare l’opera di proprietà dello Stato e in quanto tale, il polittico divenne inalienabile; l’altra narra che i parrocchiani ricorsero al giudizio del tribunale, il quale sentenziò che, poiché Altobello Averoldi aveva donato il capolavoro alla Parrocchia e non al Capitolo, quest’ultimo non ne era il proprietario e quindi non possedeva il titolo per venderlo.

Oggi come ieri i parrocchiani rinnovano il loro prezioso legame con il polittico di Tiziano e offrono al pubblico un’occasione unica per vederla in modo ravvicinato nel luogo deciso dal committente cinque secoli fa.

Un’opportunità che sarà possibile cogliere fino al 3 luglio prossimo. Per maggiori informazioni:

https://parrocchiasantinazaroecelsobrescia.it/