La Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore è partner del progetto INTERREG ITALIA-AUSTRIA V –A STREAM

La Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore è partner del progetto INTERREG ITALIA-AUSTRIA V –A S.T.R.E.A.M.



La Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore è partner del progetto INTERREG ITALIA-AUSTRIA V –A  S.T.R.E.A.M. “Sostenere il Turismo sostenibile, la Rigenerazione urbana e la promozione delle Arti in aree Montane” RIF. ITAT-2024, finanziato nell’ambito del secondo avviso del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V A Italia-Austria 2014-2020.

Oltre alla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore , sono partner di progetto i seguenti soggetti: Comune di Sarmede (TV) – capofila; Comune di Tramonti di Sotto (PN); Unione delle Proloco della Provincia di Treviso (TV); RM Regional management Karnten Mitte GmbH, Sankt Veit an Der Glan (Carinzia, Austria).

Il  progetto S.T.RE.A.M. nasce dalla volontà di aumentare il potenziale turistico dell’area transfrontaliera, mettendo in rete risorse culturali italiane e austriache. L’obiettivo è la valorizzazione e la preservazione del patrimonio e allo stesso tempo il suo inserimento in una rinnovata offerta turistica transfrontaliera, tramite una serie di azioni volte a creare modelli di sviluppo sostenibile per spazi pubblici e privati tramite l’arte e la cultura, al rilancio di piccoli centri storici in area transfrontaliera, nonché alla promozione integrata e sostenibile delle destinazioni culturali valorizzate, rivolta alle organizzazioni del turismo, alle pubbliche amministrazioni e alla popolazione locale. Il risultato atteso è l’aumento della loro partecipazione nei processi decisionali e la promozione turistica delle destinazioni meno conosciute.


 


"Venere e Adone di Tiziano" di Thomas Dalla Costa è in distribuzione dal 5 aprile

Venere e Adone di Tiziano.
Arte, cultura e società tra Venezia e l’Europa


 

Collana: Saggi Marsilio/ Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore
280, con 26 ill. col. e 39 ill. in bn, euro 28,00

In libreria dal 4 aprile 2019


Le origini, lo sviluppo e l’impatto sull’immaginario collettivo di una delle opere più iconiche dell’intera storia occidentale.

La versione più nota dell’indiscusso capolavoro di Tiziano, Venere e Adone, è quella del Museo del Prado di Madrid, eseguita nel 1554 per il re di Spagna Filippo ii, ma se ne conoscono molte altre varianti. A partire dalla discussione delle prime due versioni del soggetto, andate perdute, il saggio –  che inaugura la nuova collana ideata dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore – esamina per la prima volta e in maniera esaustiva la genesi della creazione di tutte le successive varianti, analizzandone gli elementi di continuità e le distinzioni e inserendole nelle corrette coordinate storiche e contestuali. Seguendo un metodo di indagine dinamico e interdisciplinare, l’autore indaga inoltre quali furono le ragioni sociali e culturali che favorirono il successo dell’opera. Attraverso un confronto con le opere di Veronese, Carracci, Rubens, van Dyck, Poussin, fino a Lemoyne e Picabia, il saggio dimostra infine come questo modello iconografico abbia continuato ad attrarre l’interesse di committenti e artisti nei secoli a seguire e come Venere e Adone sia da ritenere una delle immagini fondanti della cultura pittorica e visiva europa.


Thomas Dalla Costa è Harry M. Weinrebe Curatorial Fellow alla National Gallery di Londra e curatore indipendente. Ha pubblicato articoli e saggi scientifici e ha contribuito a diverse esposizioni internazionali. Ha curato con Viktoria Markova la mostra Venezia Rinascimento. Tiziano, Tintoretto, Veronese (2017)  tenutasi al Museo Pushkin di Mosca.


Corsi settimanali di pittura, disegno, acquarello

Corsi settimanali
di pittura, disegno, acquarello

Imparare o affinare una pratica artistica nel paesaggio delle Dolomiti di Tiziano per una vacanza diversa

La Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore propone, per l’estate 2019, dei corsi destinati a chi ama il paesaggio alpino e desidera esprimersi con le arti visive. Si tratta di appuntamenti a cadenza settimanale, che offrono agli iscritti l’opportunità d’immergersi nella natura dolomitica, nella storia di Pieve di Cadore e nel paesaggio della terra natale di Tiziano. Apprendere o affinare una pratica artistica in un ambiente naturale ricco di rocce, di boschi, di torrenti e di luminosità, come quello del Cadore, che ha ispirato il grande Maestro, trasforma la scoperta del fare artistico in un’esperienza emozionante. Si potrà scegliere tra le tecniche della pittura, del disegno e dell’acquarello e con la possibilità di soggiornare nella struttura residenziale d’artista situata nel cuore di Pieve. I corsi sono destinati a un minimo di dieci iscritti fino a un massimo di quindici. Ogni settimana prevede cinque giorni di lezione (dal lunedì al venerdì compreso), con arrivo la domenica e partenza il sabato successivo.


Corsi di acquarello 

con il maestro Luigi Zucchero
dal 17 al 22 giugno; dal 24 al 29 giugno 2019

LUIGI ZUCCHERO
acquerellista professionista, è nato a Sulmona (AQ), vive ed opera a Milano dagli anni ‘70.  Esordisce nel 1987 in un’importante mostra collettiva al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica. E’ iscritto all’Associazione Italiana Acquerellisti (A.I.A.), nella quale ha avuto per molti anni l’incarico di Vice Presidente. Tiene corsi di acquerello a MILANO presso l’ACCADEMIA DEL TEMPO LIBERO e a Como, dove con abilità tecnica cattura la luminosità propria del lago e restituisce i colori dei giardini che vi si affacciano.

Materiale in dotazione consigliati: carta Fabriano formato cm. 35×50 gr. 300 grana grossa 50% cotone; pennelli Leonardo da Vinci linea Maestro, pelo di martora n. 10 e n. 6 (in alternativa anche quelli sintetici, purché adatti all’acquerello); colori Winsor & Newton (arancio di cadmio cod. 089, ocra gialla 744, giallo limone 0101, carminio 479, blu oltremare 0101, verde Winsor 721, terra di Siena bruciata 074, rosso vermiglione 605)(qualora non fossero reperibili in loco quelli della Winsor & Newton, ma possono andare bene altre marche.


Corso di Disegno e colore

con Lucia Branca
dal 29 luglio al 3 agosto 2019

LUCIA BRANCA
La formazione è iniziata al Liceo Artistico presso le suore Orsoline di Milano per perfezionarsi negli studi di pittura; ha insegnato Tecnologia e Arte nella scuola media. Le sue mostre si sono tenute, oltre che a Milano e Magenta, nella Riviera di Levante. Attualmente tiene corsi di disegno a Milano.

Materiale di dotazione: Album da disegno con fogli semi ruvidi e un po’ grandi; alcuni fogli neri, matite 4B, 6B, 8B; gomma e gomma pane; matite e gessi colorati e morbidi; pennarello nero a punta fine.


Disegnare per conoscere
Laboratorio Creativo/Espressivo di Disegno & Tecniche Pittoriche

Corso di Anna Bocchi
dal 26 al 30 agosto 2019

ANNA BOCCHI
insegnante d’arte ed esperta in terapie creativo-espressive. Ha curato la sua formazione attraverso numerose esperienze nell’ambito delle arti figurative, della danza, della comunicazione interpersonale e dell’espressione creativa  (Brera e Art Therapy Italiana ; tecniche a mediazione corporea quali la Danza Movimento Terapia, la Globalità dei Linguaggi ;  e, nella comunicazione interpersonale, l’Analisi Transazionale presso il Centro E. Berne di Milano).
I gruppi-laboratorio che conduce sono volti a coltivare la crescita personale, promuovere il benessere ed ampliare la creatività dei partecipanti.
Ha svolto attività di consulente in alcune scuole pubbliche in Milano e provincia.

Materiale in dotazione: di seguito i materiali abituali coi quali lavoriamo in atelier al chiuso e anche all’aperto; ognuno scelga ciò che sente più vicino a sé. Non si deve portare tutto, perché quasi sempre lo condividiamo tra di noi e con piacere.

Per disegni /schizzi veloci e tecniche miste  consiglio: 
1 matita morbida B4/ 5 e 1 gomma pane (ognuno abbia la sua)
carboncino/fusaggine (anch’io porterò)
1 penna di canna  di bambù ( 2/3 le porterò io )
1 inchiostro Pelikan  colore nero consigliato (io porterò marrone, blu, rosso)
Per chi li ha già: 3/4 boccette di ECOLINE (scegliete voi i vostri colori – io porterò alcuni sui colori autunnali)  
Alcuni pastelli morbidi  marca : Contè – Maimeri – Windsor & Newton  (si vendono sciolti in colorificio – scegliete i vostri colori – io ho i miei amati pastelli sempre con me)
Alcuni pastelli ad olio (io porterò alcuni)
Per chi li ha già : alcuni tubetti colore acrilico: bianco/nero ed altri (poi uniremo le forze) 
Scatola calore ad acquarello di base piccola  (Maimeri – Windsor e Newton)

LE CARTE : 
1 Blocco di carta da schizzo x matita e carboncino gr.120 – la misura tradizionale
21x 30 cm, ma scegliete voi la vs. misura.
CARTA x acquarello – perso da gr. 200 minimo / a gr. 220/250 a gr. 300
per le misure consiglio stretto e lungo: 30×15 oppure più lunga 50×18
Ed uno formato cartolina

Se non il blocco (abbastanza costoso) si può scegliere:
FOGLI grandi di carta di acquarello, liscia o ruvida e poi tagliarla.
Io porterò alcuni fogli stretti e lunghi pesanti da condividere. 

Altre carte possibili:
CARTA DA INCISIONE, ovvero carta molto resistente all’inchiostro, già da voi tagliata nei formati a voi graditi.
CARTA DA SPOLVERO giallognola per schizzi grandi e buona da usare con acrilici e olio ( io porterò dei fogli grandi )
CARTA DA PACCO BIANCA O MARRONE ( porterò anch’io già tagliata )
CARTONCINO NERO 50×70 neri da utilizzare com fondi per i nostri lavori
porterò anch’io alcuni fogli )
Qualche velina colorata e carte varie x collage + tubetto colla
INOLTRE :
scotch di carta, ognuno abbia il suo
pennelli di varie misure : grande, medio, piccolo, è bene che ognuno abbia i propri
Forbici – piattini e bicchieri di carta  – stracci x pulirsi e pulire pennelli.
SEGGIOLINO per sedersi all’aperto


 

 

 

Per informazioni e iscrizioni: e-mail centrostudi@tizianovecellio.it tel. +39 0435.501674
lunedì, mercoledì, giovedì 14.30/18.30
martedì, venerdì 8.30/12.30


Corsi estivi di pratiche artistiche a Pieve di Cadore

Corsi estivi di pratiche artistiche a Pieve di Cadore/Weekly courses in painting, drawing, watercolor

Imparare o affinare una pratica artistica nel paesaggio delle Dolomiti di Tiziano per una vacanza diversa/Learn or improve artistic techniques in the landscape of Titian’s Dolomites for an unusual vacation

La Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore propone, per l’estate 2019, dei corsi destinati a chi ama il paesaggio alpino e desidera esprimersi con le arti visive. Si tratta di appuntamenti a cadenza settimanale, che offrono agli iscritti l’opportunità d’immergersi nella natura dolomitica, nella storia di Pieve di Cadore e nel paesaggio della terra natale di Tiziano.

Apprendere o affinare una pratica artistica in un ambiente naturale ricco di rocce, di boschi, di torrenti e di luminosità, come quello del Cadore, che ha ispirato il grande Maestro, trasforma la scoperta del fare artistico in un’esperienza emozionante. Si potrà scegliere tra le tecniche della pittura, del disegno e dell’acquarello e con la possibilità di soggiornare nella struttura residenziale d’artista o in alberghi situati nel cuore di Pieve. I corsi sono destinati a un minimo di dieci iscritti fino a un massimo di quindici. Ogni settimana prevede cinque giorni di lezione (dal lunedì al venerdì compreso), con arrivo la domenica e partenza il sabato successivo

I corsi nascono in collaborazione con i professori Riccardo Caldura e Carlo Di Raco  dell’Accademia di Belle Arti di Venezia che hanno indicato come docenti alcuni fra i migliori allievi diplomatisi in Pittura negli ultimi anni, tutti già con significative esperienze espositive.


Throughout summer 2019, the Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore is organizing courses specifically created for those who love alpine landscapes and are looking to express themselves through visual arts. These are weekly programs offering participants the opportunity to immerse themselves in the nature of the Dolomites, the history of Pieve di Cadore, and the landscapes of Titian’s homeland.

Learning or improving artistic skills and techniques in a natural environment such as Cadore, rich in mountains, forests, rivers and luminous light, which inspired the great Master, turns the discovery of artistic creativity into an exciting experience. You can choose between painting techniques, drawing and watercolor, and enjoy staying in an artist residence or a local hotel in Pieve’s historical center. Courses require a minimum of ten up to a maximum of fifteen participants. Each weekly course includes five days of lessons (from Monday to Friday), with arrival on Sunday and departure on the following Saturday.

The courses have been made possible by the cooperation of Professors Riccardo Caldura and Carlo Di Raco of Venice’s Academy of Fine Arts, who have selected tutors from their best recent graduates of painting and drawing, who can count on several exhibitions.


Corsi di ACQUARELLO/WATERCOLOR Courses
Con Cristiano Focacci Menchini

27 Maggio/1° giugno – 15/20 Luglio


Corsi di DISEGNO/DRAWING Courses
Con Marta Naturale

22/27 Luglio – 2/7 Settembre


Corsi di PITTURA/PAINTING Courses
Con Maddalena Tesser

10/15 Giugno – 19/24 Agosto


I DOCENTI

Cristiano Focacci Menchini (Viareggio 14/08/1986), vive e lavora tra Pietrasanta e Venezia.
Dopo aver conseguito il diploma in Design e Restauro d’arte all’Istituto d’arte Felice Palma di Massa si è diplomato in Pittura e Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 2013 co-fonda il collettivo How We Dwell con cui è assegnatario di uno studio d’artista presso la Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia. Nel 2015 è stato selezionato da Viafarini DOCVA, Milano, come artista in residenza, il suo lavoro è stato esposto nella mostra collettiva TU35 Officina Giovani Prato curata dal Centro Luigi Pecci di Prato, Milano; Eduardo Secci Contemporary, Pietrasanta; Viafarini DOCVA, Milano; Monitor Gallery, Roma; Dolomiti Contemporanee, Casso.

Marta Naturale (Mirano, 27/04/1990, vive e lavora a Noale (VE)
Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia in Pittura e Discipline dello
Spettacolo. Conoscenza approfondita delle tecniche artistiche grazie alla frequentazione del Liceo Artistico e dell’Accademia ed alla pratica artistica esercitata a livello professionale. Da sempre interessi per la didattica e la pedagogia, approfonditi attraverso specifici esami universitari (Pedagogia e didattica dell’arte). Maturata  esperienza nel campo dell’insegnamento del disegno. Ha esposto alla Fondazione Bevilacqua La Masa, a Dolomiti Contemporanee, a Trieste Contemporanea. Ha vinto il primo premio al Premio Mestre di Pittura ( 2018), con acquisizione dell’opera da parte dei Musei Civici di Venezia. Primo premio al Premio don Sante per l’arte contemporanea, Palazzo Monacelle, Cassamassima Bari (2017). Secondo premio ex-aequo alla mostra forme Forme in mutamento. Le incisioni del Premio Rotary Arte e Cultura 2017. Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, Venezia. Concorso Palma il Vecchio – La Natura è forza, mostra dei finalisti, chiostro del Monastero della SS. Trinità,Serina, Bergamo.

Maddalena Tesser (Vittorio Veneto, 25.06.1992) diplomata al biennio specialistico in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Venezia.Vive e lavora a Venezia, collaborando con Tutti la chiamano la casa delle ragazze e Fondazione Malutta. Esposizioni a Roma (Galleria Monitor), Museo Santa maria della Scala, Siena, Museo G.Fattori (Premio Cambat, Livorno), Trieste (Opera prima, A.R.C.A Itis, Atrio Monumentale), Torino (Spazio Buonasera), Vienna (Parallel Vienna art Fair), Perugia (Carta Bianca, Rocca sant’Apollinaire, Venezia (Bevilacqua La Masa). Ha svolto attività di tutor presso il laboratorio di pittura dell’Accademia di Belle Arti di Venezia.


Workshop a Monte Ricco.

Workshop a Monte Ricco.

Nelle giornate del 12 e 13 ottobre si è svolto al Forte Monte Ricco il workshop di progettazione culturale integrata promosso dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e da Dolomiti Contemporanee nell’ambito del progetto europeo interreg STREAM. Una trentina di giovani architetti e artisti provenienti da tutta Italia e con competenze differenti hanno lavorato sui temi della rigenerazione paesaggistica del Colle di Pieve di Cadore. I partecipanti sono stati coordinati nel loro lavoro da Gianluca D’Incà Levis, mente e anima di Dolomiti Contemporanee, e da Antonio De Rossi, esperto di trasformazioni contemporanee del territorio e del paesaggio alpino, docente ordinario di Composizione Architettonica e Urbana e Direttore del Centro di Ricerca IAM, Istituto di Architettura Montana presso il Politecnico di Torino. Tra i suoi interventi vi è quello contro lo spopolamento di Ostana, la comunità occitana, ricostruendo con le case l’anima dei loro abitanti.
La presenza del gruppo dei giovani professionisti, ospiti nelle residenze d’artista di Pieve e di Corte di Cadore è stata notata durante le visite alla Magnifica Comunità, alla Casa Natale di Tiziano, al Museo dell’Occhiale e lungo i molteplici percorsi di ascesa al Forte dove si è svolta l’intensa e proficua attività di progettazione, di dibattito e di confronto sui temi della possibile rigenerazione del paesaggio di Monte Ricco.
Gli apporti e gli stimoli messi a disposizione  dai partecipanti per l’interpretazione del luogo sono stati forniti dai tutor e dagli organizzatori secondo il principio che la montagna deve essere intesa come luogo di sostenibilità e dell’anima, lontana da ogni visione consumistica. Hanno accolto il gruppo e avviato i lavori il sindaco di Pieve, Bepi Casagrande e il presidente della Magnifica Comunità, Renzo Bortolot. L’aspetto archeologico dell’area è stato trattato da Eugenio Padovan, mentre Moreno Baccichet ha presentato esempi di rigenerazione urbana e pratiche di partecipazione.
Il metodo di lavoro, basato su un confronto dinamico di squadra in cui idee e riflessioni sono state protagoniste indiscusse del dibattito che ha caratterizzato le due giornate,  ha tra le altre cose rivelato una naturale vocazione degli spazi del Forte per questo tipo di attività, che si è intrecciata in modo armonioso e naturale sia alle opere d’arte esposte sia ai visitatori del sito e della mostra.
I risultati del lavoro delle due giornate verranno rielaborati e sintetizzati in un documento che costituirà parte integrante del progetto Interreg STREAM, che successivamente darà origine alla fase di discussione con le istituzioni, associazioni e cittadini attraverso una serie di incontri. Si dice soddisfatta Maria Giovanna Coletti, presidente della Fondazione Tiziano, per il risultato raggiunto e per aver portato all’attenzione dei giovani architetti un’area di Pieve di Cadore dove storia e natura unici nel genere meritano una valorizzazione paesaggistica iniziata con il recupero del Forte. Ci tiene a sottolineare come la costituzione in gruppi di lavoro di professionisti per la prima volta insieme abbia favorito il dibattito su visioni diverse di intervento, ma per questo complementari. Tutti d’accordo invece sulla bellezza di Pieve con il suo Monte Ricco dalle grandi potenzialità.

 


Workshop a Monte Ricco: progetti e pratiche contemporanee di rigenerazione del Patrimonio.

Workshop a Monte Ricco: progetti e pratiche contemporanee di rigenerazione del Patrimonio.

Un workshop di progettazione culturale integrata dedicato al Colle di Monte Ricco aperto a giovani architetti e artisti
Venerdì 12 / sabato 13 ottobre 2018 Forte di Monte Ricco – Pieve di Cadore  

La Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore, in collaborazione con Dolomiti Contemporanee organizza un workshop di progettazione nell’ambito del progetto europeo Interreg Italia-Austria V A 2014-2020 STREAM – Sostenere il Turismo sostenibile, la Rigenerazione urbana e la promozione delle Arti in aree Montane. Il workshop, della durata di due giorni, ha l’obiettivo di riflettere sullo sviluppo e l’implementazione dell’area di Monte Ricco in un’ottica di rigenerazione e valorizzazione, arte e cultura, architettura e paesaggio, favorendo al contempo nuove e inedite interazioni con il sottostante spazio urbano di Pieve di Cadore. Il workshop vedrà la partecipazione di artisti, architetti e docenti universitari e ha come obiettivo la prefigurazione di idee e di indirizzi progettuali per Monte Ricco. Al workshop possono partecipare gratuitamente un numero massimo di 15 giovani artisti e architetti, tramite l’invio del proprio curriculum vitae e portfolio.


Programma del workshop:

Sera di giovedì 11 – mattina venerdì 12 ottobre:

Arrivo dei giovani artisti e architetti selezionati a Pieve di Cadore, con ospitalità nelle residenze comunali per artisti presenti a Pieve oppure presso l’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore dove è attivo Dolomiti Contemporanee

Venerdì 12 settembre, ore 9.30/12.30:

Avvio del workshop presso il Forte di Monte Ricco a Pieve di Cadore

9.30 Saluti delle Autorità

10.00 Presentazione del workshop. Intervengono:

Maria Giovanna Coletti, presidente Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore

Gianluca D’Incà Levis, curatore di Dolomiti Contemporanee,

Antonio De Rossi, direttore dell’Istituto di Architettura montana del Politecnico di Torino

11.00 Eugenio Padovan, archeologo

11.30 Moreno Baccichet, architetto urbanista esperto di approcci partecipati

14.30/18.30 Promenade alpinistico-progettuale a Monte Ricco e Pieve di Cadore (Batteria Castello, Parco del Roccolo, Falesie del Colle), Casa Natale di Tiziano e Museo dell’Occhiale

Sabato 13 settembre, ore 9.00/13.00 e 14.00/18.00:

Due sessioni di lavoro con i giovani architetti e artisti: confronto/elaborazione sui temi progettuali, restituzione testuale e grafica, realizzazione di un documento progettuale di sintesi.

Fine dei lavori con un brindisi collettivo

Il documento progettuale finale verrà presentato e discusso il 30 ottobre al Forte di Monte Ricco, dalle 16.30 alle 19.00, durante il finissage della mostra Brain-tooling; un momento di confronto pubblico, con la partecipazione degli abitanti e delle associazioni di Pieve di Cadore.


Comitato scientifico:

Maria Giovanna Coletti (Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore)

Antonio De Rossi (Politecnico di Torino)

Gianluca d’Incà Levis (Dolomiti Contemporanee)

Coordinamento:

Antonio De Rossi (Politecnico di Torino)

Conducono il workshop:

Antonio De Rossi (Politecnico di Torino)
Architetto, è professore ordinario di Composizione architettonica e urbana, e direttore del centro di ricerca Istituto di Architettura Montana, presso il Politecnico di Torino. E’ stato vicedirettore dell’Urban Center Metropolitano di Torino. Con La Costruzione delle Alpi (Donzelli, 2014), ha vinto l’edizione 2015 del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi.

Gianluca d’Incà Levis (Dolomiti Contemporanee)
Ideatore e curatore di Dolomiti Contemporanee, e direttore del Nuovo Spazio di Casso.
A partire dal 2010, ha avviato una serie di progetti curatoriali e di riflessioni che mettono in relazione, l’arte contemporanea, il recupero di spazi industriali o civili dismessi, e la montagna. Centrale l’idea di produrre immagini rinnovative, operando su ambiente naturale e paesaggio in modo critico e proiettivo, e rifiutandone le letture stereotipe. La pratica di Dolomiti Contemporanee, sperimentale e innovativa, alimenta una riflessione che tocca ed integra tra loro gli ambiti d’arte contemporanea, archeologia industriale e ambiente naturale, cultura d’innovazione, Paesaggio e Patrimonio, imprese creative, rebranding, rigenerazione e riuso, alpinismo culturale. Nel 2013 ha ideato e avviato il Concorso Artistico Internazionale Two Calls for Vajont. Nel 2014 ha ideato e avviato Progettoborca.

Moreno Baccichet (architetto)
Architetto, dottore di ricerca in Storia dell’architettura e dell’urbanistica, insegna Urbanistica e Pianificazione territoriale presso le Università di Ferrara, Udine e Venezia. Le sue ricerche sono tese a definire l’evoluzione degli insediamenti storici in Veneto e Friuli, e a proporre nuove pratiche per la pianificazione contemporane

Marta Allegri (artista)
Artista e docente di Teorie Plastiche Contemporanee presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Da sempre il suo lavoro artistico riflette sulle necessità e potenzialità dell’architettura e di spazi e siti abbandonati, nella logica di una loro valorizzazione culturale.


Come partecipare al workshop

La partecipazione al workshop per gli artisti e architetti è gratuita, e comprende l’ospitalità notturna per le sere di giovedì 11 e venerdì 12 ottobre.

Il curriculum vitae/portfolio va inviato alla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore inviando una e-mail all’indirizzo

centrostudi@tizianovecellio.it

entro il giorno 21 settembre 2018.

Entro il giorno 30 settembre 2018 la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore invierà risposta circa l’esito della candidatura rispondendo all’indirizzo e-mail usato per l’invio del curriculum vitae.


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Caravaggio artista sanguigno e stellare

Caravaggio artista sanguigno e stellare

ROSSELLA VODRET
Mercoledì 29 agosto 2018 ore 18.00
Sala Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore    

Rossella Vodret parlerà non solo di quelle che sono le caratteristiche stilistiche di Caravaggio: i suoi fasci di luce, i violenti contrasti con l’ombra, i primi piani coinvolgenti che rappresentano sempre il culmine dell’azione, i modelli dal vero ripresi dalla strada e raffigurati al naturale in cui facilmente ci si riconosce, ma anche e soprattutto delle sue scelte, delle sue modifiche, delle modalità con cui, utilizzando la sua particolarissima tecnica esecutiva, elabora i suoi capolavori.
Attraverso indagini tecniche condotte in occasione della mostra a Milano a Palazzo Reale, conclusa a gennaio di quest’anno, Dentro Caravaggio, di cui Rossella Vodret è stata curatrice, sono stati delineati alcuni tratti essenziali della particolarissima tecnica esecutiva di Caravaggio: dalle prime opere in cui dipinge secondo la tradizione del suo tempo, utilizzando il disegno per impostare la composizione e una pittura a velature, alla  grande svolta delle tele della Cappella Contarelli, il suo primo incarico pubblico e di formato enorme, che lo costringe a modificare la sua prassi esecutiva, scoprendo il ruolo chiave della preparazione scura che usa per il fondo e le ombre, per giungere infine alle ultime opere, dove il buio prende il sopravvento sulla luce e le figure, delineate da poche pennellate di abbozzo, sono letteralmente inghiottite dal fondo scuro.
Sono state scoperte una serie di immagini “nascoste”, cioè realizzate in un primo momento ma poi cancellate dallo stesso Caravaggio,

Rossella Vodret, già dirigente presso la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Citta’ di Roma, già Ispettore Storico dell’arte presso la Soprintendenza per i Beni artistici e storici di Roma e Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico della Calabria. E’ stata  Soprintendente per il Patrimonio Artistico, Storico ed Etnoantropologico del Lazio.
Ha svolto incarichi di servizi speciali presso il Mibac a livello nazionale e internazionale di direzione, coordinamento generale e cura scientifica di varie mostre, tra cui si ricorda l’ultima in ordine temporale “Dentro Caravaggio” a Milano,Palazzo Reale (29 settembre 2017 – 28 gennaio 2018).


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Bassano e la “Dalpontiana methodus”. Un grande pittore dimenticato tra Veneto ed Europa

Bassano e la “Dalpontiana methodus”. Un grande pittore dimenticato tra Veneto ed Europa

BERNARD AIKEMA

Martedì 21 agosto 2018 ore 18.00

Grand Hotel Savoia – Cortina d’Ampezzo  


Nel tardo Rinascimento Jacopo Dal Ponte, nella grande bottega di Bassano del Grappa, assistito dai figli e da una grande bottega, proponeva una formula pittorica assolutamente innovativa in Italia: opere dal formato piuttosto ridotto, raffiguranti ampi paesaggi popolati da piccole figure di aspetto popolano, per niente corrispondenti alla vigente norma classicheggiante. La “Dalpontiana methodus”, come può essere battezzata, non è mai stata presa in grande considerazione dalla critica. A torto. Come si vedrà, l’opera dalpontiana, in mille varianti e copie, ha avuto un immenso successo anche fuori Italia. Non solo in termini collezionistici, ma anche come fonte d’ispirazione primaria per alcuni dei pittori e delle correnti pittoriche europee più importanti del Sei e del primo Settecento, da Caravaggio al giovane Guercino, ai grandi pittori genovesi, ai pittori di genere olandesi.

Bernard Aikema, laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricercano spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017 ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”. Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.

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Di padre in figlio: Jacopo Tintoretto e l'industria della bottega

Di padre in figlio: Jacopo Tintoretto e l’industria della bottega

STEFANIA MASON

Lunedì 20 agosto 2018 ore 21.00

Sala Consiliare Norma Cossetto – Municipio di Calalzo di Cadore  


Un’analisi della figura di Tintoretto, in preparazione delle grandi mostre a Venezia e Washington su questo protagonista della pittura veneziana del Cinquecento, della sua formazione e affermazione in un panorama pittorico affollato e dove fortissima era la concorrenza, con approfondimenti di alcuni aspetti della sua personalità, delle sue relazioni, delle sue sfide.
La bottega di Tintoretto diventerà con il tempo una delle principali della città attraverso la tradizionale struttura familiare, i figli, ma anche giovani artisti locali o forestieri, che collaboravano con le loro specificità, permettendogli di assumere diversi incarichi contemporaneamente e di praticare prezzi bassi in casi particolari. Alla sua morte, il passaggio del testimone al figlio Domenico che eredita assieme agli arnesi della professione, fama e incarichi, in cambio però della fedeltà al marchio di fabbrica.

Stefania Mason, professoressa emerita di Storia dell’arte all’Università di Udine, le sue ricerche si sono indirizzate soprattutto alla pittura veneta, tra Quattrocento e Settecento, dagli artisti forestieri attivi a Venezia, come Paolo Fiammingo e Ludovico Pozzoserrato, allo studio sistematico di Palma il Giovane, a Vittore Carpaccio, alla bottega di Jacopo Bassano. Le sue indagini più recenti si sono volte al collezionismo di dipinti a Venezia, in particolare sulla fortuna dei dipinti di Giorgione, Veronese, Tiziano e Bernardo Strozzi. Ha partecipato a numerosi convegni internazionali e collaborato all’organizzazione scientifica e al catalogo di mostre sulla pittura veneziana.
Ha ideato e diretto il progetto Il collezionismo artistico a Venezia dalle origini al Settecento, curando i tre volumi (Fondazione di Venezia/Marsilio, 2007, 2008, 2009) che danno conto degli esiti delle ricerche. Al suo attivo ha un centinaio di pubblicazioni in riviste italiane ed estere, atti di convegni, cataloghi di mostre e diverse opere monografiche. E’ membro del Consiglio scientifico della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

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Jacopo Bassano. Naturalismo e religione nel 500

Jacopo Bassano. Naturalismo e religione nel 500

BERNARD AIKEMA

Domenica 19 agosto 2018 ore 18.00

Sala Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore  


Tra i quattro grandi pittori veneziani del 500, vale a dire Tiziano, Veronese, Tintoretto e Bassano, l’ultimo viene spesso trascurato dalla critica e dal pubblico in generale; a torto perché Jacopo Bassano in una parabola di più di sessant’anni ha creato un corpus di opere di estremo interesse e di grande qualità artistica.
Nella conferenza si spiega l’importanza dell’artista soprattutto in rapporto alla situazione religiosa dell’epoca.

Bernard Aikema, laureato ad Amsterdam, professore all’Università di Nimega (Olanda) e Lovanio (Belgio), è stato guest professor a Princeton e ad Harvard, ha tenuto conferenze sull’arte veneta in molti paesi europei e nel nord America, è autore di oltre 100 pubblicazioni in inglese e italiano sulla pittura e il disegno veneziani. I metodi di ricercano spaziano dalla filologia all’iconologia, alla storia sociale dell’arte. E’ stato ideatore e co-curatore di mostre che si sono tenute alla Fondazione Cini, ad Amsterdam e a New York. Nel ’99 a Venezia a Palazzo Grassi cura “Il Rinascimento a Venezia e la pittura del Nord”; a Roma nel 2010, alla Galleria Borghese la mostra “Lucas Cranach. L’altro Rinascimento”; a Verona al Palazzo della Gran Guardia “Paolo Veronese, l’illusione della realtà” (2014). Nel 2017 ha curato la mostra per Palazzo Ducale “Jheronimus Bosch e Venezia” ed è stato supervisore dell’esposizione “Tiziano, Tintoretto, Veronese”, allestita al Museo Puskin di Mosca. Nel 2018 ha curato a Palazzo Reale di Milano “Albrecht Dürer e il Rinascimento tra Germania e Italia”. Dirige progetti di ricerca internazionali ed è membro dell’Ateneo Veneto e dell’Accademia Europea; è Cavaliere all’Ordine del merito della Repubblica Italiana.

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