
Antonio Canova, Paolina Borghese come Venere vincitrice, part., Roma, Galleria Borgese e Tiziano Vecellio, Venere di Urbino, part., Firenze, Galleria degli Uffizi
THOMAS DALLA COSTA
Rappresentare la bellezza: il nudo femminile da Tiziano a Canova
Sabato 20 settembre 2025 – ore 16.00
Museo Gypsotheca Antonio Canova – Possagno
Una delle principali invenzioni figurative del Cinquecento veneto è quella del nudo femminile disteso, contraddistinto per le forme sinuose offerte con nonchalance allo sguardo dello spettatore. A partire dall’inizio del XVI secolo diversi artisti lagunari come dell’entroterra, da Bernardino Licinio, a Palma il Vecchio, sono stati interpreti d’eccezione di questa specifica tipologia di dipinti. È tuttavia risaputo come il massimo esegeta del tema fu Tiziano, che fu in grado di farlo persino evolvere: a cominciare dalla cosiddetta Venere dorminente della Gemäldegalerie di Dresda, addormentata e immersa in un paesaggio, in atteggiamento palesemente pruriginoso, passando per la ben vigile e ammiccante Venere di Urbino (Firenze, Uffizi), fino a culminare nella fortunata serie di opere raffiguranti Danae e la pioggia d’oro. Proprio le trattazioni del tema offerte da Tiziano saranno di fondamentale importanza per la creazione di un genere che riscosse enorme fortuna e fu ampiamente studiato e citato dagli artisti successivi, veneti e non solo, da Marcantonio Bassetti ad Antonio Bellucci, da Sebastiano Ricci a Giambattista Tiepolo. In questo incontro Thomas Dalla Costa illustrerà come anche gli scultori si lasciarono ispirare dal genio tizianesco, come ben dimostra il caso di Antonio Canova e di uno dei suoi più celebri marmi.
THOMAS DALLA COSTA Storico dell’arte e curatore, si è formato presso l’Università di Verona, dove ha conseguito il Dottorato di ricerca nel 2012. Ha lavorato presso la National Gallery di Londra, e ha curato e contribuito a diverse esposizioni, in Italia e all’estero: Verona, Londra, Mosca, Madrid, Vienna. Ha pubblicato numerosi contributi in riviste, libri e cataloghi di mostra, riguardanti: la storia della critica e della pittura veneta tra XV e XVII secolo; l’organizzazione delle botteghe artistiche venete; l’uso e la funzione rivestita dal disegno nei processi creativi degli artisti veneziani del Cinque e Seicento. Ha altresì all’attivo la curatela o co-curatela di volumi che si concentrano sulle succitate tematiche, come il recente Venetian Disegno. New Frontiers 1420-1620, curato con Maria Aresin (Paul Holberton Publishing, 2024), oltre a essere autore del volume monografico intitolato “Venere e Adone” di Tiziano. Arte, cultura e società tra Venezia e l’Europa (Marsilio, 2019).
L’intervento verrà preceduto alle ore 15.00 dalla visita guidata al Museo Gypsoteca Antonio Canova.
E’ necessaria la prenotazione a: posta@museocanova.it – 0423 544 323
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