Studi Tizianeschi XIV
Autori vari
Zel Edizioni
Anno 2025
Pagine 176
Prezzo di copertina: 25.00 €
Prezzo on line: 23.00 €
Spedizione gratuita per l’Italia, a carico del destinatario per l’Estero
“Studi Tizianeschi”, giunto al suo XIV numero (2024), si presenta molto ricco, con una sequenza di articoli di studiosi italiani e stranieri da cui traspare quanto sia vario e vivace l’interesse per il nostro ambito di ricerca.
Si apre con l’Annunciazione di Tiziano nella Scuola grande di San Rocco, sottoposta di recente a restauro da parte di Giulio Bono che presenta con dovizia di documentazione le ricerche che hanno preceduto l’operazione, le procedure seguite e le novità emerse. Lo studio di Giovanni Canato affronta un triplice ritratto conservato nelle collezioni reali britanniche, che vede Tiziano, nella posa dell’autoritratto di Berlino, il cancellier grande Andrea de Franceschi, copiato dal ritratto oggi a Detroit, e il cosiddetto “amico di Tiziano”, chiamato così perché identico a colui che in un ritratto ora al De Young Museum di San Francisco mostra un foglio con la scritta “di Tiziano Vecellio singolare amico”. Attraverso una serie di documenti d’archivio, questo personaggio viene identificato con certezza in Pietro de Franceschi, segretario del Consiglio dei X, è ricostruita la genesi del quadro e se ne propone l’autore.
Dopo questo affondo su un intrigante dipinto, la rivista, per una serie di felici coincidenze negli studi, sembra voler rispondere alle problematiche poste dal fondamentale volume su Le botteghe di Tiziano, pubblicato a cura della Fondazione Tiziano nel lontano 2010: affrontare e chiarire l’apporto dei singoli artisti attivi nel “sistema solare”della bottega di Tiziano. Particolare attenzione è riservata a uno degli stretti collaboratori, Girolamo Dente, a cominciare da Nina Kudis che affronta una delle opere emblematiche del funzionamento della bottega tizianesca: il polittico dell’altare maggiore della Cattedrale di Ragusa (Dubrovnik) che sul pannello centrale con l’Assunzione della Vergine, reca la firma “TICIANUS·F·”. Se ne ricostruisce la storia, la provenienza originaria dalla confraternita di San Lazzaro nella chiesa omonima e se ne propone una nuova datazione nella prima metà o alla metà del quarto decennio del XVI secolo, un primissimo esempio di affidamento da parte di Tiziano di un compito importante a Girolamo Dente, il suo “creato”.
Amos Mettifogo, a sua volta, intende ragionare sul medesimo pittore alla luce di un nuovo documento emerso in merito alla commissione dell’Annunciazione per la Scuola Grande di Santa Maria della Carità di Venezia, cui finora erano state riservate sporadiche attenzioni. Collocato allo scadere del sesto decennio, il dipinto va a inserirsi, nella biografia di Dente, dentro alla discussa zona di transizione tra collaboratore di bottega e pittore indipendente. Infine un’ inedita opera tarda viene resa nota da Letizia Lonzi, arricchendo lo scarno catalogo del cenedese con una grande pala nella chiesa di San Tommaso a Faè di Oderzo, in cui si firma ancora come Gerolamo di Tiziano.
Enrico Maria Dal Pozzolo ci fa entrare nella bottega di Tiziano ai Biri Grande, mettendo a fuoco la figura di Simone Peterzano in una fase ancora poco indagata, aggiungendo al Pan che afferra una Menade già a Detroit una Maddalena penitente di collezione privata, che mostra la conoscenza diretta di una delle ‘sorelle’ autografe eseguite dal maestro e quindi databile tra il 1560 e il 1565.
Restando nello stretto ambito della galassia tizianesca, Carlotta Menegazzo presenta una panoramica pressoché completa delle citazioni inerenti Marco Vecellio nella letteratura artistica dal XVII secolo al presente. Lo studio costituisce il punto di partenza per la ricostruzione del profilo del cugino di secondo grado di Tiziano, attivo tra il Cadore e Venezia, al quale tuttavia sono state finora dedicate soltanto analisi frammentarie.
A dimostrazione della rinascita della fama di Tiziano, in parte eclissata nel Settecento da quella di Veronese, a Venezia e in altri centri artistici in Europa dall’inizio dell’Ottocento, il saggio di William Barcham rintraccia una consistente quantità di quadri e sculture italiani, francesi e inglesi che ritraggono momenti fantasiosi della vita del pittore cadorino, quale Carlo V che raccoglie il pennello di Tiziano, o che raccontano la morte stessa del pittore in scene come i Funerali di Tiziano. La rivalutazione dell’arte di Tiziano comprende anche le numerose copie dei suoi celebri quadri eseguite non solo a Venezia ma anche a Parigi e a Londra.
Come sempre, concludono la rivista alcune recensioni di libri e mostre. Nello specifico, il primo catalogo completo su Bonifacio de’Pitati, il caso Giorgione, e le esposizioni, sulla pittura veneziana del Cinquecento (Monaco, Alte Pinakothek), sull’arte dell’incisione in laguna nel Rinascimento (Bassano del Grappa, Museo Civico/Venezia, Ca’ Rezzonico) e, da ultimo, la carriera ritrattistica di Giovanni Battista Moroni (Milano, Gallerie d’Italia).
SOMMARIO
6
Premessa
STEFANIA MASON
8
Notizie dal Centro Studi
MARIA GIOVANNA COLETTI, STEFANIA MASON
11
Il restauro dell’Annunciazione di Tiziano nella Scuola Grande di San Rocco. Ricerche, procedure e novità
GIULIO BONO
31
Tiziano, i de Franceschi e il triplice ritratto di Hampton Court. Nuove scoperte
MARIO CANATO
55
Il polittico della Cattedrale di Ragusa (Dubrovnik): un affidamento precoce a Girolamo Dente
NINA KUDIŠ
67
L’Annunciazione di Girolamo Dente. Nuove indagini storico-archivistiche
AMOS METTIFOGO
93
Un ignorato Girolamo di Tiziano a Faè di Oderzo
LETIZIA LONZI
99
Ancora su Peterzano nella bottega di Tiziano
ENRICO MARIA DAL POZZOLO
107
Per la fortuna critica di Marco Vecellio
CARLOTTA MENEGAZZO
129
Tiziano rivisitato nell’Ottocento: tra invenzione e finzione, tra mistificazione e apoteosi
WILLIAM BARCHAM
RECENSIONI – LIBRI
152
Philip Cottrell e Peter Humfrey
Bonifacio de’ Pitati
GIORGIO TAGLIAFERRO
156
Bernard Aikema
Il caso Giorgione
Xavier F. Salomon
Bellini and Giorgione in the House of Taddeo Contarini
PAUL HOLBERTON
RECENSIONI – MOSTRE
160
Venezia 500. Die sanfte Revolution der venezianischen Malerei
SYLVIA FERINO
163
Rinascimento in bianco e nero. L’arte dell’incisione a Venezia (1404-1615)
MARIA AGNESE CHIARI MORETTO WIEL
166
Moroni (1521-1580). Il ritratto del suo tempo
LUCA BRIGNOLI
169
Premio Gemma Donata Nicolosi Dal Pozzolo 2025
170
GLI AUTORI
171
REFERENZE FOTOGRAFICHE