Una mostra per tutti
Paris Bordon, pittore divino


Paris Bordon, Venere e Cupido, 1550-1555

Formatosi nella bottega di Tiziano, dal 1518 è già pittore autonomo ed emancipato dall’impostazione del maestro. Il successo segna il lavoro di Paris Bordon, rafforzato dall’importante sostegno dei critici contemporanei: Pietro Aretino lo paragona a Raffaello e Giorgio Vasari nelle Vite lo giudica come “unico e degno erede di Tiziano”.

Valorizza la propria origine aggiungendo al proprio nome “Tarvisinus” e ora la sua città gli dedica una mostra destinata a far conoscere un pittore di grande qualità divenuto uno dei più interessanti artisti del Rinascimento italiano.

L’esposizione, curata da Simone Facchinetti e Arturo Galansino è allestita nel Museo di S. Caterina a Treviso fino al 15 gennaio 2023. L’obiettivo lodevole dei curatori ha avuto come principio base quello di realizzare una mostra rivolta a tutti, raccontata sia negli spazi espositivi che nel catalogo in modo comprensibile e adatto al grande pubblico, per far comprendere la varietà e la qualità straordinaria della produzione di Paris Bordon. Non una mostra solo per cultori e studiosi, ma un’esposizione divulgativa.