Un altro Tiziano battuto all’asta a New York


Tiziano Vecellio, Ecce Homo, @Sotheby’s

Nello scorso dicembre a Londra veniva battuta all’asta per 13,6 milioni di dollari la versione di Venere e Adone di Tiziano, l’unica ancora in mano privata.

Il 27 gennaio da Sotheby’s a New York è andata all’asta un’altra opera di Tiziano l’Ecce Homo, con la particolarità di essere stata lasciata dal maestro incompiuta e successivamente finita da altre mani.

Secondo gli esperti, si tratta di un’opera non finita sulla quale Tiziano ritornò più volte fino alla sua morte. Solo una recente pulitura ha riportato l’opera all’originale incompletezza, togliendo le parti aggiunte e rivelando la mano di Tiziano, che ha riottenuto la paternità dell’opera. È emersa la pennellata esuberante e spontanea, tipica dei dipinti finali dell’artista. Il suo corpus di opere tarde a carattere religioso si arricchisce dunque di una nuova importante aggiunta.

Le indagini scientifiche che hanno accompagnato l’asporto delle parti aggiunte, hanno infatti rivelato il lungo e complesso processo creativo adottato in ogni opera dell’artista: Tiziano era solito lavorare a un’opera per poi lasciarla, come in attesa, rivolta contro le pareti della bottega. Dopodiché, anche diversi mesi dopo, ritornava sulla tela aggiungendo dettagli, modificandola e rimodellando alcuni aspetti. Fino alla versione completa. Quella mai raggiunta dall’Ecce Homo in questione. Le indagini hanno però rivelato come anche in questo caso Tiziano avesse già operato alcune modifiche, come la posizione del bastone e del braccio destro di Cristo più volte cambiato. L’opera è stata battuta a due milioni e 100.000 dollari.