Save Venice, l’organizzazione volta a proteggere il patrimonio artistico di Venezia e ha a cuore l’opera di Tiziano  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Save Venice è la maggiore organizzazione no-profit dedicata alla salvaguardia del patrimonio artistico di Venezia. Nata in conseguenza dell’alluvione del 1966, da allora opera instancabilmente per preservare, proteggere e promuovere l’arte e la cultura di Venezia e ha finanziato la conservazione di oltre cinquecentocinquanta progetti che comprendono più di mille opere d’arte individuali. Save Venice è, inoltre, socia co-fondatrice e sostenitrice della Fondazione Centro Studi Tiziano.

Nel 2015, Save Venice ha istituito la Biblioteca e il Centro Studi Rosand a Venezia, creando un nesso per la ricerca su arte, storia e conservazione veneziana. Fornisce anche borse di studio, finanzia mostre e pubblicazioni per la conservazione veneziana. La sede dell’organizzazione si trova a New York, ma l’ufficio veneziano di Palazzo Polignac opera a pieno regime. Diretto da Melissa Conn, che con il suo staff supervisiona diligentemente ogni sito di conservazione e attua protocolli di conservazione aggiuntivi, collabora con le istituzioni veneziane.

Oggi, Save Venice è ancora in prima linea per salvare le opere d’arte e gli edifici sommersi dall’acqua granda dello scorso mese di novembre, tra cui chiese, musei, scuole e altri monumenti storici. Il personale e gli studenti vicini alla benemerita associazione hanno prestato il proprio aiuto in stretta collaborazione con i conservatori e le autorità locali, facendo il punto sui danni e organizzando le prime azioni. Inoltre, ha annunciato la creazione di un fondo di risposta immediata per il recupero del patrimonio più compromesso al fine di garantire i primi interventi. Insieme all’Ambasciata d’Italia a Washington DC, Save Venice sta organizzando un evento per la costituzione di tale fondo, che sarà disponibile già dai primi mesi del 2020.

Il presidente Frederick Ilchman ha recentemente riaffermato l’urgenza della missione di recupero: “Il fondo di risposta immediata consentirà a Save Venice di spostarsi rapidamente per mitigare gli effetti di acqua salata corrosiva e depositi in chiese allagate, musei e edifici pubblici comparabili, a supporto del trattamento di conservazione di emergenza per dipinti, pietre, pavimenti, mobili in legno e libri e documenti d’archivio, oltre a intraprendere la conservazione preventiva per ridurre al minimo i danni da future alluvioni.” L’ambasciatore Armando Varicchio, dal canto suo, ha commentato: “Venezia ha profonde radici storiche ed è una città moderna e vibrante, innovativa e aperta al futuro con un forte background imprenditoriale e industriale. Venezia e i veneziani sono resistenti. Saranno all’altezza di questa sfida”, aggiungendo che “l’eredità del passato, l’energia e il dinamismo di oggi a Venezia sono le solide basi su cui costruire un futuro luminoso per la città”.

La collaborazione con la Fondazione va dal sostegno alla creazione della Biblioteca nella Casa di Tiziano l’Oratore, dedicata alla memoria di R. W. Rearick – lo studioso membro sia di Save Venice che del consiglio scientifico del Centro Studi -, alla partecipazione all’Estate Tizianesca, fino all’organizzazione per gli amici della Fondazione di visite ai cantieri di restauro delle opere tizianesche. Inoltre, il nome di Save Venice si lega a Tiziano con il finanziamento del restauro della Presentazione della Vergine al tempio e della Pala Pesaro. Attualmente è impegnata in quello dell’Assunta dei Frari.