CLAUDIO SALSI

Leonardo Da Vinci nella Sala delle Asse al Castello Sforzesco

Martedì 25 luglio 2023 ore 18.00
Magnifica Comunità di Cadore – Pieve di Cadore

Leonardo da Vinci nel 1498 ricevette dal Duca di Milano, Ludovico Maria Sforza, detto Ludovico il Moro, l’incarico di decorare la Sala delle Asse del Castello di Milano. La decorazione progettata da Leonardo ed eseguita con l’aiuto di collaboratori, prevedeva un grande pergolato che, a partire da diciotto grandi alberi di gelso (in latino morus) dipinti lungo le pareti, si sviluppava a coprire interamente la volta in una fitta composizione di rami e corde dorate, intrecciati in complicati nodi di grande eleganza. La finalità dell’impresa era encomiastica, illusionistica e simbolica. Con l’avvento della dominazione francese, nell’anno successivo, il lavoro si interruppe e rimase incompiuto.

Sulle pareti dell’angolo nord della sala si ammira ancora il cosiddetto Monocromo: un’ampia porzione di disegno preparatorio raffigurante le robuste radici di un albero di gelso che si insinuano nel terreno e, con forza dirompente, spaccano rocce e massi di forma squadrata. Nell’ultimo ventennio del ‘900 la decorazione appariva interessata da estesi fenomeni di degrado che, oltre a minacciare la conservazione del Monocromo, ne falsavano la corretta lettura. A partire dal 2013, da parte del Castello Sforzesco con la collaborazione delle Soprintendenze milanesi e dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, fu quindi avviato un complesso intervento di recupero della Sala riguardante l’intera superficie pittorica.

Il programma, articolato in diverse fasi tra cui un cantiere di studio, ha portato al restauro del Monocromo, concluso nel 2015, e a un delicato intervento di descialbo che ha interessato le pareti riportando alla luce sorprendenti tracce di disegno preparatorio del progetto decorativo originario: la continuazione dei robusti tronchi dei gelsi e alcuni straordinari dettagli naturalistici, tra cui un piccolo brano di paesaggio.

L’ultima fase tuttora in corso interessa la superficie policroma della volta e delle lunette e ha lo scopo prioritario di bloccare le cause di degrado e rendere nuovamente leggibile la pittura leonardesca superstite, nel rispetto dei diversi interventi di restauro precedenti.

CLAUDIO SALSI è stato Soprintendente del Castello Sforzesco di Milano e Direttore dei Musei Civici Archeologici e Storici. Dal 2007 insegna Storia del disegno, dell’incisione e della grafica all’Università Cattolica di Milano. È autore di numerosi saggi su temi di incisione antica, moderna e contemporanea, iconografia, arti applicate e museologia. Tra le decine di mostre temporanee si segnala solo la più recente: Bosch e un altro Rinascimento (Milano – Palazzo Reale), che ha co-curato con Bernard Aikema e Fernando Checa. Nel 2015 ha diretto il progetto di un nuovo museo per la Pietà Rondanini di Michelangelo presso l’Ospedale Spagnolo del Castello Sforzesco. Ha presieduto il comitato scientifico del cantiere di restauro della Sala delle Asse di Leonardo all’interno del Castello di Milano. Nel 2019 ha coordinato Milano Leonardo 500, un progetto culturale per la città metropolitana milanese, dedicato al centenario di Leonardo. Attualmente è presidente della Fondazione Boschi-Di Stefano (Milano), del comitato scientifico del Castello del Buonconsiglio di Trento e componente del comitato scientifico della Fondazione Brescia Musei.

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