La Galleria Manfrin a Venezia: L’ultima collezione d’arte della Serenissima


Giorgione, La tempesta, Gallerie dell’Accademia, Venezia

Nella vita di Girolamo Manfrin e dei suoi eredi, l’Accademia di Belle Arti ha avuto un ruolo centrale: ci si riferisce alla formazione dell’ultima grande collezione privata veneziana, nonché al tentativo di limitare la dispersione delle opere avviata dagli eredi dalla metà dell’Ottocento. Infatti Girolamo, arricchitosi con il monopolio della manifattura del tabacco, inizia la sua collezione nel 1777, mettendo insieme oltre cinquecento opere. Quando, nel 1851, gli eredi cercano di vendere in blocco la collezione, incontrano diversi ostacoli, tra cui quello dell’Accademia, che non ha mai disperato di poter accorpare la collezione Manfrin alle proprie Gallerie. Le trattative sono condotte dal suo presidente, Pietro Selvatico, che prima deve convincere gli austriaci dell’importanza dell’operazione per ottenere la cifra necessaria all’acquisto di almeno una parte della collezione. Infine, deve trovare l’accordo con gli eredi. Pare che lo stesso Francesco Giuseppe fosse stato coinvolto nel processo. Non potendo, per la stima troppo elevata, acquistare l’intera collezione, ma solo ventun opere, il criterio di selezione è quello di prediligere le opere di autori non presenti all’Accademia, quindi quelle dei pittori del primo Rinascimento, escludendo Tiziano e Tintoretto, a favore di Giorgione e di Mantegna. Così, se la Vecchia e la Tempesta divengono patrimonio dell’Accademia insieme al S. Giorgio di Mantegna, il cosiddetto Ritratto di Ariosto di Tiziano finisce in mani private fuori Venezia.

Linda Borean in La galleria Manfrin a Venezia. L’ultima collezione d’arte della Serenissima (Ed. Forum) ricostruisce con accuratezza queste vicende, così da offrire un contributo prezioso nella rilettura e nella ricostruzione della storia del collezionismo veneziano tra la fine del Settecento e gli inizi del Novecento, quando entrano in scena collezionisti e musei internazionali, dove i pezzi della collezione veneziana troveranno una nuova sistemazione.