Guglielmo Talamini. Le origini, l’arte, la solitudine tra le Dolomiti e Asolo.

MATTEO DA DEPPO

Giovedì 2 agosto 2018 ore 18.00
Mansarda asilo vecchio – San Vito di Cadore  


A un secolo dalla morte di Guglielmo Talamini (Vodo di Cadore 1867 – Faenza 1918), la Magnifica Comunità di Cadore e il Comune di Asolo dedicano al pittore cadorino nelle rispettive sedi due mostre, che testimoniano l’arco della sua opera, dalla solida formazione artistica – acquisita tra le Accademie di Venezia e di Monaco di Baviera, dove apprende il Rinascimento veneziano e il Modernismo secessionista tedesco – fino alle ultime opere che precedono la fine precoce.
Più volte è ospite e delle maggiori istituzioni contemporanee italiane e delle Biennali veneziane, tanto che nel 1935 quest’ultima gli organizza una mostra commemorativa, segno della sua fama e del suo ruolo. Abile ritrattista e paesaggista, adotta diverse tecniche, mostrando un forte colorismo.

I paesaggi dolomitici della collezione della Magnifica Comunità di Cadore testimoniano il legame con il Cadore, che descrive con pennellate rapide e una luce sempre diversa che definisce rocce e nuvole. Dai ritratti dei famigliari si evince la costante sperimentazione, sia dei modelli formali che della tecnica, con interessanti risultati nell’uso del pastello.
Insieme ad Antonio Genova, ha curato l’esposizione di Pieve di Cadore Matteo Da Deppo, laureato in storia dell’arte all’Università di Padova, nonché collaboratore del progetto di catalogazione dei beni ecclesiastici della Curia di Belluno, dal 2012 dirige i Musei della Magnifica Comunità di Cadore, dove coordina eventi culturali e realizza mostre. Svolge attività di ricerca mirata alla valorizzazione della storia locale e del patrimonio locale. Per il mensile Il Cadore scrive articoli legati al territorio.

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