Esposizione di stampe a Pieve di Cadore

Cornelis Cort da Tiziano Vecellio e bottega, Diana e Callisto, bulino su carta beige

Nel nome di Tiziano. Le più belle stampe dal maestro cadorino della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore
Casa di Tiziano l’Oratore
Pieve di Cadore 17-25 maggio 2019


In occasione della Settimana della Cultura cadorina la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore propone al pubblico una preziosa selezione di incisioni dal Vecellio dal titolo “Nel nome di Tiziano. Le più belle dal maestro cadorino della Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore di Pieve di Cadore”. L’esposizione, che si terrà presso la Casa di Tiziano l’Oratore, sede della Fondazione, è curata da Francesca Cocchiara, responsabile di tale raccolta, che per l’occasione ha selezionato una ventina tra le più significative riproduzioni tizianesche, scelte tra le oltre 190 stampe che costituiscono il nucleo della Fondazione uno dei più ricchi e importanti d’Italia, con pezzi di grande pregio artistico e di indiscusso valore storico, collezionistico e documentario, che spaziano dalla metà del XVI secolo – ancora in vita il maestro – fino agli inizi del XX. Tra gli incisori che spiccano in questa esposizione, proposti in ordine cronologico, non può mancare – innanzitutto – il fiammingo Cornelis Cort, che con Tiziano, negli anni di permanenza a Venezia, strinse un fortunato sodalizio, incidendone alcune delle più celebri invenzioni sotto il suo stretto controllo, come il magnifico bulino di Diana e Callisto, in esposizione, derivato da un prototipo pittorico oggi conservato a Vienna. Sono poi presenti il dalmata Martino Rota, con una delle prime trasposizioni grafiche del Martirio di San Pietro Martire, il veneziano Anton Maria Zanetti, che riproduce una delle figure dai perduti affreschi del Fondaco dei Tedeschi, nonché il veronese Domenico Cunego, responsabile dell’imponente Madonna in gloria con il Bambino e sei Santi, e il veneto Marco Comirato, con la bella acquaforte della Presentazione di Maria al Tempio, per finire con una graffiante puntasecca degli inizi del Novecento, raffigurante Cleopatra morente, di mano del tedesco William Unger, interessante perché desunta da un modello per secoli ritenuto di Tiziano, oggi invece ascritto al suo seguace olandese Lambert Sustris. Mercoledì 22 alle ore 18.00 si terrà la visita guidata dalla curatrice stessa. L’esposizione, che sarà aperta da venerdì 17 maggio, si concluderà domenica 26 (orario: tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.30 con ingresso gratuito).


Casa di Tiziano l’Oratore:
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